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Gaia IMPENNA
IL FUTURO DELLA SICUREZZA GLOBALE
Il quadro internazionale contemporaneo è caratterizzato da una complessità senza
precedenti, in cui minacce ibride, competizione tecnologica e lotta per l’accesso alle
risorse naturali si intrecciano con l’urgenza di garantire la sostenibilità ambientale.
Le sfide globali richiedono un approccio integrato, in grado di affrontare l’instabilità
diffusa e l’elevato grado di imprevedibilità delle relazioni internazionali.
Le tecnologie emergenti, la crescente importanza dei nuovi domini (cyber, spazio) e
dell'ambiente subacqueo, impongono un ripensamento profondo dei processi operativi
e un focus sulla resilienza e sulla capacità di adattamento a queste nuove realtà.
Negli ultimi anni, lo Strumento Militare ha conosciuto un’evoluzione profonda,
guidata da un approccio interforze e multi-dominio in cui le EDTs (Emerging and
Disruptive Technologies) rivestono un ruolo centrale. Le EDTs, descritte dal Capo di
Stato Maggiore della Difesa come “la spina dorsale di questo cambiamento”, stanno
rapidamente modificando il panorama della sicurezza e della Difesa, aumentando la
velocità d’azione, minimizzando i tempi di reazione e massimizzando l’imprevedibilità
delle tattiche.
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E IL RUOLO
DELLA MARINA MILITARE
La Marina Militare sta dimostrando di voler affrontare con
consapevolezza le nuove sfide che si stanno delineando, per
questa ragione ha elaborato una serie di linee di indirizzo
strategiche, contenute nel documento “Future Combat Naval
DIRECTED ENERGY WEAPONS
autonomous
System 2035”. teaming
In sinergia con le politiche della Difesa, la Marina ha infatti
già avviato – e segue attivamente lo sviluppo – di una serie
progetti innovativi per l’applicazione di nuove tecnologie,
sintetizzate nel concetto del Multi Capability Carrier (MCC),
che intende delineare una nuova generazione di vettori e
sistemi d’arma per la dimensione marittima progettati per
operare come hub strategici in qualsiasi contesto multi-
dominio e multi-minaccia.
Caratteristica prioritaria del nuovo hub sarà l’essere facilmente
riconfigurabile in applicazione di un criterio di progettazione
modulare, capace di generare localmente massa critica ed Il Future Combat Naval System 2035
effetti rilevanti nelle operazioni multi-dominio, assolvendo nelle operazioni multi-dominio
funzioni di lancio, recupero, ricovero e centrale logistica per come affrontare la sfida tecnologica e della sostenibilità
micro-satelliti e sistemi unmanned (di tipologia air, surface,
underwater e amphibious). Edizione 2021
Tale generica Unità dovrà poter fungere da centrale operativa
“in teatro” e risulterà dunque fondamentale garantire
l’interoperabilità dei sistemi di Comando, Controllo e Comunicazioni imbarcati, con
l’obiettivo di permetterne la piena integrazione in ogni teatro operativo secondo il
paradigma del “plug and fight”. Inoltre, il MCC è concepito per essere un “sistema di
sistemi” ovvero caratterizzato da una forte interconnessione tra gli assetti, progettati
per essere scalabili e federabili. Tale approccio consentirà di integrare facilmente
nuove tecnologie con sistemi legacy, garantendo così una continuità operativa e una
maggior efficienza.
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