Page 32 - ID - Informazioni della Difesa n. 03-2024
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Guglielmo QUAGLIAROTTI
l famoso antropologo, Konrad Lorenz, a quanti affermavano che grazie "al terrore
atomico" scatenato dalla crisi dei missili a Cuba del 1962 con il braccio di ferro "... la libertà di
Usa-Urss, l’Umanità avesse scongiurato per sempre l’Apocalisse nucleare, ricordava navigazione coinvolge
Iche "spesso la Storia non segue un percorso prestabilito, ma si realizza per vie l’intera società, dalle
imprevedibili". La conferma di questo teorema arriva da un 2024 destinato ad essere imprese ai cittadini
scolpito negli annali storici per un mix impressionante di fattori concomitanti che hanno
fatto scattare l’allarme rosso nelle cancellerie delle grandi potenze. Cominciando dalla che vanno a fare la
guerra russo-ucraina per finire al conflitto non meno sanguinoso in Medio Oriente tra spesa o la benzina"
Israele e Hamas con il conseguente assalto degli Houthi alle navi in transito nel Canale Mario Zanetti,
di Suez, al largo dello Yemen. Una serie continua di attacchi che hanno fatto impennare i Presidente degli armatori
prezzi dei noli marittimi e del petrolio, riaccendendo i rischi di inflazione non solo in Italia italiani (Confitarma)
ma nell’intera economia mondiale. In realtà, se si calcola che i traffici marittimi non solo
costituiscono la spina dorsale del commercio mondiale ma che attraverso il Canale di Suez
passa il 10% del commercio globale e il 20% di quello dei container (per un valore pari a
circa mille miliardi di euro l’anno) è facile intuire che un blocco serrato del Mar Rosso, dello
Stretto di Hormuz (o Stretto della Malacca) accompagnato dai cambiamenti climatici (con
il fermo del Canale di Panama) o dei traffici nel Mediterraneo per via di una probabile
di crisi tra Cina e Taiwan, potrebbero creare le premesse per una nuova crisi economica
mondiale dagli effetti incalcolabili e probabilmente incontrollabili.
Ma allora come se ne esce? Abbiamo sentito, al riguardo, due autorevoli esponenti del
settore, il Presidente degli Armatori italiani – Confitarma - Mario Zanetti e il Presidente
dell’International Chamber of Shipping – ICS - Emanuele Grimaldi.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DI CONFITARMA, MARIO ZANETTI
Confitarma – dichiara il presidente degli armatori italiani Mario Zanetti – da tempo dialoga
attivamente con le istituzioni nazionali del ministero della Difesa, prima su tutte ovviamente
la Marina Militare con la quale abbiamo rafforzato l’interlocuzione già da 20 anni a seguito
della recrudescenza della pirateria marittima. Grazie anche al prezioso lavoro del CGCCP
(Comando Generale Corpo Capitanerie di Porto) alle tante e grandi missioni internazionali
messe in acqua, gli attacchi sono progressivamente diminuiti. Alcuni dati possono far
capire la dimensione degli interessi in gioco. Attraverso il Mar Rosso, con il Canale di Suez
alla sua estremità, transita circa il 10% del commercio marittimo globale annuo compreso il
20% del commercio marittimo container. La domanda di petrolio europea è soddisfatta per
circa il 10% dalle importazioni dal Golfo del Medio Oriente. In sintesi, l’Italia vede transitare
attraverso il Canale di Suez oltre 154 miliardi di euro di import-export. Appare evidente
il valore strategico di tale rotta di navigazione e come ogni interruzione possa creare
danni alla nostra economia. Consideriamo che tra i grandi paesi europei l’Italia è l’unico ad
avere una sola via d’accesso marittimo, il Mediterraneo. Ne consegue che ogni vulnus al
Mare Nostrum dovuta al cambio delle rotte per evitare il Mar Rosso ci colpisce più degli
altri. Partiamo da un concetto fondamentale – conclude il presidente di Confitarma – che
la nostra associazione ripete da tempo e cioè che una mare insicuro è un mare costoso.
Difendere la libertà di navigazione è un principio cardine del diritto internazionale. Gli
armatori, in primis i marittimi e le navi, sono direttamente interessati ma, a cascata, la
libertà di navigazione coinvolge l’intera società, dalle imprese ai cittadini che vanno a
fare la spesa o la benzina. Da tutto ciò emerge un dato chiaro: il trasporto marittimo è un
asset strategico per i grandi paesi che deve essere tutelato e valorizzato per continuare a
giocare nel complesso scacchiere internazionale. didascalie
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