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La crisi del commercio marittimo mondiale
note
INTERVISTA AL PRESIDENTE DELL’ICS, EMANUELE GRIMALDI Lab iumquod quam
quas sus earchitate
Presidente Grimaldi, mentre cresce l’allarme per la drammatica escalation della numqui ommolup
tatatiur, ium quas
guerra in Medio Oriente, gli attacchi degli Houthi dallo Yemen nel Mar Rosso doluptu reribus nimus
hanno costretto finora almeno 2000 navi mercantili a circumnavigare l’Africa per eum ut et, con non
arrivare in Europa. Uno scenario bellico che ha fatto schizzare in alto i costi del con exceruntUgiation
ratur? Quiduciuntio
trasporto marittimo del 40% con riflessi pesantissimi sull’economia dell’Occidente blab idebit laut quid
con il prezzo del petrolio cresciuto del 20/25%. L’ultimo report del FMI fotografa, et a veliquia nem. Im
inoltre, una crescita globale la più bassa degli ultimi decenni mentre sulle sorti sim quatiist
dell’Europa pende sempre la spada di Damocle della guerra senza fine tra Russia
e Ucraina.
In qualità di presidente dell’ICS, International Chamber of Shipping, vale a
dire la più grande associazione armatoriale del mondo, le chiedo una disamina
sull’impatto al traffico marittimo commerciale delle citate criticità nel panorama "Le missioni navali
internazionale.
L’attuale situazione geopolitica sta avendo in realtà un rilevante impatto sul trasporto a tutela del transito
marittimo, sulle catene logistiche internazionali e, in definitiva, sul commercio e navale nel Mar
sull’economia a livello globale. Se, da una parte, la circumnavigazione dell’Africa permette Rosso sono di vitale
di evitare premi assicurativi addizionali che hanno ormai raggiunto valori a sei cifre importanza in un
e il pedaggio considerevole per l’attraversamento di Suez, d’altra parte comporta un momento così critico"
incremento del tempo di percorrenza quantificabile in circa dieci-quindici giorni a tratta.
Ciò ha impatti molto significativi in termini economici, ambientali e logistici, questi ultimi Emanuele Grimaldi,
Presidente
a causa dell’interruzione o allungamento delle catene di approvvigionamento globali e dell’International
dell’incremento dei costi di spedizione a causa della maggior durata del viaggio, già Chamber of Shipping
sotto pressione a causa di altri fattori. Questo scenario provoca carenza di beni e (ICS)
semilavorati, in particolare nelle regioni più dipendenti dalle importazioni rischiando
non solo di ostacolare molte attività produttive ma obbligando interi settori industriali
a interrompere il loro ciclo produttivo per mancanza di componenti. Senza contare i
possibili riflessi negativi sulla disponibilità di beni di primissima necessità, sui costi delle
materie prime, e di conseguenza sulla ripresa dell’inflazione.
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