Page 37 - ID - Informazioni della Difesa n. 02-2025 - Chiuso
P. 37

ATESH ALBERTO ANGELICI








            La guerra                       REALTÀ VIRTUALE                                                     OPERAZIONI SPECIALI
            asimmetrica

            in Medio Oriente                E CANI ROBOT
            si sviluppa non

            solo su terra,                  A “GAZA METRO”
            in cielo

            e in mare,

            ma anche sotto
            la superficie.

            L’uso                                    esercito israeliano affronta i “fantasmi” di Hamas, nascosti sotto
            dei cunicoli                    L’       le rovine di Gaza, con metodi innovativi che sembrano uscire da
                                                     un romanzo di fantascienza. Tra armamenti autonomi (armi che
                                                     operano senza l’intervento umano diretto basandosi su algoritmi
            sotterranei                     pre-programmati o intelligenza artificiale) e occhiali per la realtà virtuale, il
            rappresenta                     futuro della guerra si combatte nell’umidità opprimente dei tunnel.
                                            Prima di addentrarci nei meandri di Hamas, è però indispensabile fare
            una vera                        un passo indietro, con una riflessione su quella che i palestinesi chiamano

            e propria                       operazione “Alluvione al-Aqsa” dalla Striscia di Gaza in Israele. Gli attentati
                                            terroristici del 7 ottobre 2023 hanno rappresentato una penetrazione senza
            minaccia                        precedenti nell’apparato di sicurezza israeliano, nonché un fallimento
                                            senza pari dell’intelligence, che ha portato al massacro di 1200 civili e
            strategica                      militari israeliani e al rapimento di 250 di questi.
                                            È  stato  così  riaperto  il  vaso  di  Pandora,  ovvero  lo  scontro tra  il  gruppo
            che le forze                    terroristico palestinese e lo Stato ebraico, a lungo sopito sotto la cenere.
                                            Quattro mesi dopo, il 7 febbraio 2024, le forze di difesa israeliane hanno
            armate                          reso noto un complesso di celle di prigionia situate in un importante tunnel

            israeliane                      di Hamas a Khan Younis, nella parte meridionale della Striscia. Secondo
                                            l’IDF, dodici ostaggi sono stati rinchiusi nei tunnel in momenti diversi, sette
            combattono                      dei quali sono già tornati in Israele. La rete sotterranea portata alla luce
                                            dall’IDF era lunga circa un chilometro e rappresenta solo una parte di ciò
            attraverso                      che si trova sotto il paesaggio devastato dalla guerra di Gaza.
                                            Una storia vecchia come il mondo
            tecnologie                      La guerra asimmetrica in Medio Oriente si sviluppa non solo su terra, in cielo
                                            e in mare, ma anche sotto la superficie. Già in passato attori come l’ISIS in Siria
            futuristiche                    e al-Qaeda in Afghanistan avevano usato strutture sotterranee rallentando
                                            operazioni, complicando la protezione delle truppe e aggiungendo una
                                            nuova sfera alla complessità tridimensionale della guerra.
                                            In realtà, i tunnel di Hamas esistono da più di quarant’anni. In origine erano
                                            stati creati da civili palestinesi che contrabbandavano individui e merci in
                                            risposta ai blocchi imposti da Egitto e Israele. Gli israeliani si accorsero per
                                            la prima volta di aver sottovalutato la minaccia dei tunnel nel giugno del
                                            2006 quando un giovane soldato, Gilal Shadit, fu rapito da un commando
                                            palestinese infiltratosi oltre al confine della Striscia di Gaza. Fu poi liberato
                                            nel 2011 in cambio di 1.027 prigionieri palestinesi attraverso un accordo
             Audible sintesi articolo       mediato dal governo egiziano.


            Informazioni della Difesa                                        Continua a leggere ...           61
   32   33   34   35   36   37   38   39   40   41   42