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PAOLO GIORDANI
Il collasso
del regime che SIRIA
ha dominato
il paese per Le incognite del dopo Assad
oltre mezzo
secolo rafforza
il presidente
turco Erdogan, uanto conta una stretta di mano? A questo interrogativo hanno
leader della Q dedicato molto spazio i media europei in occasione del primo
principale contatto, il 3 gennaio, tra i ministri degli Esteri di Francia e
Germania e la nuova leadership siriana, dopo la repentina
caduta del regime di Bashar al-Assad. Il dibattito sulla mano
potenza sunnita tesa al francese Jean-Noël Barrot, ministro di sesso maschile, e negata alla
della regione, ministra tedesca Annalena Baerbock dal leader siriano Ahmed al-Sharaa,
precedentemente noto col nome di battaglia di Abu Mohammed al-Jolani,
che ha sempre non evidenzia solo una sorprendente ignoranza degli usi islamici, ma
relega sullo sfondo il tema che avrebbe dovuto richiamare l’attenzione
sostenuto degli osservatori: il ruolo, allo stato, marginale dell’Unione europea nel
i ribelli e punta riassetto dell’ex dominio della dinastia Assad.
L’uomo che ha salutato con la mano sul cuore la ministra Baerbock, al-
a ricoprire Sharaa, è stato fondatore e leader del fronte Al Nusra (“Il soccorso”),
dapprima su mandato dello Stato islamico, poi vicino ad al-Qaida. Dal
un ruolo 2017, guida l’Hayat Tahrir al Sham (“Comitato di liberazione del Levante”),
nel quale sono confluite varie formazioni islamiste anti-Assad. Solo il 21
di primo piano dicembre scorso il Dipartimento di Stato degli USA ha abolito la taglia
che gravava sulla sua testa: 10 milioni di dollari a chiunque avesse fornito
nella ripresa informazioni utili alla sua cattura. Proprio la marcia vittoriosa di HTS ha
economica aperto un capitolo nuovo nella storia di un paese antichissimo, abitato fin
dal X millennio avanti Cristo, crocevia tra Europa e Asia, con circa 120 siti
della Siria archeologici censiti dal Direttorato generale delle antichità e dei musei
(molti danneggiati durante la guerra civile) e un mosaico di comunità
etniche e religiose: nel panorama prevale nettamente l’Islam sunnita (74%)
sulle minoranze sciite (12%) dalle cui file provenivano gli Assad, su drusi,
yazidi, cristiani di tutte le confessioni.
Dal 2012 il nordest della Siria (AANES: Autonomous Administration of
North and East Syria) è sotto il controllo delle milizie curde e di gruppi
arabi e turcomanni che con l’appoggio degli Stati Uniti hanno sconfitto
(salvo non trascurabili sacche di resistenza) lo Stato islamico di Raqqa. Il
23 dicembre si è svolto ad Hasakah il primo incontro tra i due principali
blocchi curdi, le Forze democratiche siriane (SDF) di Mazloum Abdi la cui
ala politica comprende 25 partiti, e il Consiglio nazionale curdo (KNC) in
cui si riconoscono 12 partiti, per tentare di trovare un accordo e negoziare
insieme con il nuovo governo di Damasco. Nulla di fatto, mentre scriviamo,
Audible sintesi articolo perché entrambi i blocchi, rispettivamente, si rinfacciano la sudditanza al
Partito comunista curdo o alla Turchia, che occupa da anni le “strisce” di
Afrin e Tal Abyad - Ras al-Ain.
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