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RAFFAELLA ANGELINO
Audible sintesi articolo
Donne nelle Forze Armate
25 anni di sfide e conquiste
Dal 2000, hanno contribuito a ridisegnare il volto della Difesa
con una presenza solida in tutti i ruoli e in continua evoluzione
V ederle in uniforme non fa più notizia. Donne italiana. A 25 anni da quella svolta “necessaria”, le
in mimetica, a bordo di navi e sommergibili, donne sono parte integrante della Difesa. Guidano
in cabina di pilotaggio, nei comandi uomini e altre donne con autorevolezza, coordinano
operativi o nei nuclei investigativi dell’Arma operazioni strategiche e pilotano i mezzi più avanzati
dei Carabinieri: oggi è parte della normalità delle Forze e dimostrano ogni giorno che la difesa del Paese è una
Armate italiane. Un quarto di secolo è bastato per missione per tutte e tutti.
cancellare l’eccezionalità della presenza femminile Lo è per Valeria Troia, Graduato Scelto dell’Esercito,
tra le fila dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e pilota di mezzo blindato, che ha condotto anche
dell’Arma dei Carabinieri. operazioni all’estero, in particolare in Libano: «Ci
Era il 2000 quando l’Italia apriva ufficialmente le porte muovevamo sulla blindo sia durante attività di
all’arruolamento delle donne, grazie all’approvazione perlustrazione del territorio a noi assegnato, sia in
della legge 380/1999. Un cambiamento epocale attività addestrative». Per lei, «rappresentare il proprio
destinato a ridefinire profondamente non solo il Paese fuori area è motivo di orgoglio e un valore
volto delle sue Forze Armate, ma anche della società aggiunto nell’esperienza professionale». A proposito di
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