Page 36 - ID - Informazioni della Difesa n. 06-2024
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Davide TORTORA
La Campagna aerea dell’Indopacifico 2024, un’iniziativa senza precedenti per
l’Aeronautica Militare, ha visto oltre 400 militari e 21 velivoli solcare i cieli di mezzo
mondo per raggiungere l’Australia e partecipare, dapprima, alla prestigiosa esercitazione
internazionale “Pitch Black” e, successivamente, prendere parte all’esercitazione
bilaterale Italia-Giappone denominata “Rising Sun” a Misawa, città giapponese della
prefettura di Aomori. Questa missione, come sottolineato dal Capo di Stato Maggiore
dell’Aeronautica, Generale Luca Goretti, "ha rappresentato un passo fondamentale per
esercitare le capacità di proiezione della Forza Armata, rendendola sempre più pronta
a operare in scenari operativi complessi e distanti dalla madre Patria".
In linea con il motto del Reparto Autonomo di Volo “Indopacifico” – appositamente
costituto per la Campagna aerea – per caelum toto orbe, "attraverso il cielo in tutto
il mondo", gli assetti e il personale hanno condotto il loro viaggio passando dal caldo
asfissiante del Qatar all’azzurro cristallino dell’Oceano Indiano che ha spalancato
le meravigliose porte delle Isole Maldive (Malé), seconda tappa della trail. Per poi
arrivare sulla base aerea di Subang (Kuala Lumpur) in Malesia (il 3 luglio 2024) e
atterrare, infine, a Darwin, capitale del Territorio del Nord, in Australia per partecipare,
per la prima volta, all’esercitazione multinazionale “Pitch Black 2024” (dal 12 luglio al
2 agosto 2024).
La “Pitch Black 2024” e l’addestramento congiunto con la Japan Air Self-Defense
Force (JASDF) hanno richiesto la proiezione di un consistente pacchetto di forze
multiruolo in una regione dell’emisfero non propriamente familiare, pertanto l’impresa
ha rappresentato una sfida organizzativa senza precedenti. Il complesso deployment
a più di 13.000 km dall’Italia è stato l’occasione per esercitare la Capacità nazionale
di proiezione rapida dall’Aerospazio (cd. Piano Lontano), quale concreta espressione
della capacità della Forza Armata di poter dispiegare forze, anche in contingenti non
elementari, su una scala non più soltanto regionale ma nell’intera area di interessi
nazionali, senza limiti geografici. La sfida è consistita nel far transitare un grande
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