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Davide TORTORA








































            La Campagna aerea dell’Indopacifico 2024, un’iniziativa senza precedenti per
            l’Aeronautica Militare, ha visto oltre 400 militari e 21 velivoli solcare i cieli di mezzo
            mondo per raggiungere l’Australia e partecipare, dapprima, alla prestigiosa esercitazione
            internazionale “Pitch Black” e, successivamente, prendere parte all’esercitazione
            bilaterale Italia-Giappone denominata “Rising Sun” a Misawa, città giapponese della
            prefettura di Aomori. Questa missione, come sottolineato dal Capo di Stato Maggiore
            dell’Aeronautica, Generale Luca Goretti, "ha rappresentato un passo fondamentale per
            esercitare le capacità di proiezione della Forza Armata, rendendola sempre più pronta
            a operare in scenari operativi complessi e distanti dalla madre Patria".
            In linea con il motto del Reparto Autonomo di Volo “Indopacifico” – appositamente
            costituto per la Campagna aerea – per caelum toto orbe, "attraverso il cielo in tutto
            il mondo", gli assetti e il personale hanno condotto il loro viaggio passando dal caldo
            asfissiante del Qatar all’azzurro cristallino dell’Oceano Indiano che ha spalancato
            le meravigliose porte delle Isole Maldive (Malé), seconda tappa della trail. Per poi
            arrivare sulla base aerea di Subang (Kuala Lumpur) in Malesia (il 3 luglio 2024) e
            atterrare, infine, a Darwin, capitale del Territorio del Nord, in Australia per partecipare,
            per la prima volta, all’esercitazione multinazionale “Pitch Black 2024” (dal 12 luglio al
            2 agosto 2024).
            La “Pitch Black 2024” e l’addestramento congiunto con la Japan Air Self-Defense
            Force (JASDF) hanno richiesto la proiezione di un consistente pacchetto di forze
            multiruolo in una regione dell’emisfero non propriamente familiare, pertanto l’impresa
            ha rappresentato una sfida organizzativa senza precedenti. Il complesso deployment
            a più di 13.000 km dall’Italia è stato l’occasione per esercitare la Capacità nazionale
            di proiezione rapida dall’Aerospazio (cd. Piano Lontano), quale concreta espressione
            della capacità della Forza Armata di poter dispiegare forze, anche in contingenti non
            elementari, su una scala non più soltanto regionale ma nell’intera area di interessi
            nazionali,  senza limiti  geografici.  La sfida  è consistita  nel  far transitare un grande


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