Page 13 - ID - Informazioni della Difesa n. 03-2024
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EBRAHIM RAISI MUORE IN UN INCIDENTE
            ELICOTTERISTICO
            L’incidente avviene, il 19 maggio, in un momento di crescente
            dissenso in Iran su una serie di crisi politiche, sociali ed
            economiche.  I  governanti  clericali  dell’Iran  affrontano
            pressioni internazionali sul programma nucleare e sui suoi
            legami militari sempre più profondi con la Russia durante la
            guerra in Ucraina. Il relitto carbonizzato dell’elicottero, che
            si è schiantato con a bordo Raisi, il Ministro degli Esteri
            Hossein Amirabdollahian e altri sei passeggeri è stato
            trovato dopo un’incessante ricerca, nonostante le condizioni
            meteo avverse. L’Iran, tramite le agenzie di stampa, ha fatto
            sapere che l’elicottero Bell 212 di fabbricazione statunitense
            si era schiantato al suolo per un guasto tecnico. È stata
            aperta un’inchiesta militare interna. Una prima ipotesi vede
            l’elicottero rovesciarsi improvvisamente come se un colpo
            di vento o una massa  d’aria l’avesse capovolto prima di
            spingerlo con violenza contro il terreno. Altra ipotesi sarebbe
            il blocco della doppia turbina canadese che dà la propulsione
            all’elicottero Bell 212.

            SUMMIT PER LA PACE IN
            UCRAINA
            India, Sudafrica e altri dieci
            Paesi    (Armenia,   Bahrein,
            Colombia, Indonesia, Giordania,
            Libia, Messico e Thailandia)
            compresi Brasile e Vaticano,
            invitati come osservatori, non
            hanno firmato il comunicato
            finale del Summit che ha visto
            allo stesso tavolo paesi del G7,
            paesi africani, latinoamericani e
            asiatici. Assenti Cina e Russia.
            Dei 92 paesi presenti, solo in 78
            hanno, quindi, firmato il comunicato finale condividendo lo spirito del documento che fa   © www.admin.ch
            riferimento alla Carta delle Nazioni Unite e al rispetto dell’integrità territoriale e della
            sovranità di tutti gli Stati. Altri punti proposti da Zelensky ed accordati riguardano
            la liberazione dei prigionieri, la restituzione dei bambini ucraini deportati in Russia,
            la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia e la salvaguardia delle forniture
            alimentari. Tra i paesi non firmatari oltre al blocco dei BRICS, spiccano Arabia Saudita
            ed Emirati Arabi anche se il ministro degli Esteri saudita, Faisal bin Farhan Al Saud
            ha comunque richiamato la necessità di rispettare l’integrità territoriale di ogni Stato,
            candidando l’Arabia Saudita a ospitare il prossimo vertice con la speranza che possano
            partecipare anche Cina e Russia.




            Rivista dello Stato Maggiore della Difesa                                                      11
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