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IMPATTI    DEI   CAMBIAMENTI
            CLIMATICI
            La   regione   mediterranea  è
            particolarmente suscettibile agli
            effetti del riscaldamento globale,
            con l’insorgenza di ondate di calore
            più  intense  e  prolungate,  un  aumento
            della siccità in un clima già arido e il rischio   d i
            inondazioni costiere. L’aumento della temperatura superficiale, la
            diminuzione delle precipitazioni e l’aumento dei fenomeni estremi
            come siccità e piogge intense hanno già avuto un impatto evidente
            sulla  regione.  Come sottolineato  dall’Intergovernmental  Panel  on
            Climate Change (IPCC), nel corso del XXI secolo, si prevede che tali
            tendenze continueranno e si intensificheranno ulteriormente, con un
            riscaldamento medio annuo che potrebbe variare da 0.9°C a 5.6°C
            rispetto agli ultimi due decenni del XX secolo. La crescita del livello
            del mare, l’acidificazione degli oceani e l’aumento della frequenza degli
            incendi boschivi sono solo alcuni degli impatti previsti del cambiamento
            climatico che mettono a rischio settori chiave come l’agricoltura, la pesca,
            il turismo e la sicurezza idrica. Inoltre, la vulnerabilità socio-economica
            della regione, già elevata, potrebbe essere ulteriormente esacerbata da
            questi cambiamenti climatici, con possibili conseguenze negative sulla
            sicurezza alimentare, la salute umana e il patrimonio culturale.
            Nella regione mediterranea, l’alta vulnerabilità al riscaldamento globale intensifica
            rischi e crisi, interconnettendosi ad altre problematiche attraverso una serie di legami
            che comprendono fattori ambientali come inquinamento, desertificazione, scarsità
            d’acqua e insicurezza alimentare, oltre a questioni economiche, sociali e politiche quali
            disoccupazione, instabilità finanziaria, disuguaglianza economica e tensioni sociali e
            politiche. Inoltre, i cambiamenti climatici alimentano flussi migratori complessi che
            mettono ulteriormente alla prova le risorse e le capacità di adattamento della regione.

            FLUSSI MIGRATORI NELLA REGIONE MEDITERRANEA
            Le forze che guidano la migrazione dal Medio Oriente e dal Nord Africa verso l’Europa
            e altre regioni sono molteplici e complesse. Le differenze economiche e di sviluppo,
            insieme alla scarsità di risorse come acqua e cibo, spingono le persone dalle aree rurali
            alle città o verso l’estero. Il Nord Africa funge sia da destinazione che da regione di
            transito migratorio, con pressioni demografiche provenienti dal Sahel.
            I cambiamenti climatici e ambientali, insieme a cambiamenti economici e demografici,
            alimentano ulteriormente questa migrazione. L’aumento delle temperature potrebbe
            rendere più difficile mantenere gli  standard di vita per una popolazione in crescita.
            Questo contesto migratorio è considerato un problema di sicurezza, poiché comporta
            il rischio di aumentare i conflitti nelle regioni coinvolte.
            Negli ultimi decenni, milioni di persone hanno migrato nel Medio Oriente e nel Nord
            Africa, provenienti da paesi come Siria, Yemen, Afghanistan e Iraq, spinte da conflitti,
            crescita demografica, difficoltà economiche e cambiamenti ambientali. Quando questi
            flussi migratori hanno raggiunto l’Europa nel 2015, attraverso il Mar Mediterraneo e
            la rotta balcanica, l’Unione Europea si è trovata impreparata a gestire la situazione
            in modo coordinato. Questa “crisi dei rifugiati” ha generato tensioni in Europa,



            Rivista dello Stato Maggiore della Difesa                                                     37
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