Page 40 - ID - Informazioni della Difesa n. 03-2024
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Elisabetta CARONE






            alimentate da movimenti anti-migranti e dalla copertura mediatica che ha enfatizzato
            le preoccupazioni per la sicurezza. Nel frattempo, l’agenzia Frontex ha ampliato le sue
            attività mentre crescono le divergenze tra governi nazionalisti e ONG, impegnate nel
            salvataggio dei migranti in pericolo. Questi eventi hanno influenzato il dibattito sulla
            migrazione, soprattutto dopo l’Accordo di Parigi del 2015.
            Il sovrapporsi dei flussi migratori con le tensioni preesistenti crea un terreno fertile per
            conflitti potenzialmente destabilizzanti, evidenziando il ruolo dei cambiamenti climatici
            come fattore di stress aggiuntivo.

            DINAMICHE DI CONFLITTO E IMPLICAZIONI PER LA SICUREZZA
            La competizione per le risorse e la pressione migratoria alimentano dinamiche di conflitto
            complesse e interconnesse. I paesi del Nord Africa, con le loro alte vulnerabilità e
            limitate capacità di adattamento, si trovano ad affrontare rischi crescenti di instabilità,
            spostamenti forzati e conflitti violenti. Inoltre, la destabilizzazione in una parte del
            Mediterraneo può facilmente riverberarsi in altre regioni, evidenziando l’interdipendenza
            delle questioni regionali.                                                      Che epoca
            Le conseguenze del cambiamento climatico si fanno sentire in modo tangibile attraverso   terribile quella
            la diminuzione della produzione agricola e l’aumento dell’insicurezza alimentare, che a   in cui degli idioti
            loro volta possono alimentare proteste e tensioni politiche. La siccità, in particolare,   governano
            rappresenta una minaccia significativa per i gruppi dipendenti dall’agricoltura e possono   dei ciechi.
            aumentare il rischio di conflitti, specialmente nei paesi con un basso reddito e una
            governance instabile. Mentre alcuni paesi come il Marocco sono più vulnerabili agli   Shakespeare -
            impatti ambientali, altri come l’Algeria, l’Egitto e la Libia si trovano ad affrontare un   Re Lear
            rischio di conflitto elevato, soprattutto a seguito di conflitti violenti recenti.
            La gestione delle risorse idriche condivise è diventata una fonte importante di tensione
            nella regione, con dispute territoriali e trasfrontaliere che si sovrappongono alle sfide
            idrologiche. Il controllo e la distribuzione equa dell’acqua sono diventati punti di
            contesa, come nel caso del bacino del fiume Giordano, dove Israele detiene un vantaggio
            significativo a discapito della Palestina. Analogamente, la gestione del fiume Nilo è
            fonte di tensione tra Egitto e paesi a monte come l’Etiopia, evidenziando la complessità
            delle questioni legate alla sicurezza idrica e alla competizione per le risorse.
            La Primavera Araba del 2011 ha fornito un’ulteriore evidenza delle interconnessioni tra
            cambiamento climatico, pressioni migratorie e conflitti nella regione. Eventi meteorologici
            estremi e la conseguente crisi alimentare hanno contribuito a catalizzare proteste e
            sommosse in diversi paesi del MENA (Middle East and North Africa), mettendo in luce il
            ruolo del cambiamento climatico come amplificatore di rischi in situazioni politiche già
            tese. La crisi siriana è un esempio emblematico di come i cambiamenti ambientali, tra
            cui la siccità prolungata, possano interagire con altri fattori di conflitto per alimentare
            una guerra civile complessa e destabilizzante.
            Le dinamiche di conflitto nella regione mediterranea sono plasmate da una serie di
            fattori interrelati, tra cui cambiamento climatico, competizione per le risorse e pressioni
            migratorie.  Affrontare efficacemente  queste  sfide  richiede  una  risposta  integrata  e
            multilaterale che tenga conto delle complessità socio-economiche e politiche della
            regione.
            La regione mediterranea si trova al crocevia di molteplici sfide geopolitiche,
            socioeconomiche e ambientali, con i cambiamenti climatici che ora emergono come una
            delle principali minacce alla sua stabilità e prosperità. L’aumento delle temperature, la   didascalie
            siccità, l’innalzamento del livello del mare e altri impatti climatici stanno esacerbando   foto


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