Page 43 - ID - Informazioni della Difesa n. 03-2024
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Ing. Fabrizio Curcio
Capo del Dipartimento della
Protezione Civile
ngegner Curcio, la ringraziamo per quest’opportunità di poterla incontrare e di
poter dialogare con lei per la consolidata esperienza nel settore della Protezione
Civile. È ancora forte in Italia la memoria di quanto la Protezione Civile abbia fatto
Iper il Paese durante la pandemia da COVID-19 e per questo vogliamo ancora una
volta ringraziare lei ma anche tutti gli uomini e le donne del Servizio Nazionale. Non a
caso il Dipartimento è stato insignito, di recente, con la Medaglia d’Oro al Valor Civile.
Vorremmo cogliere l’occasione di questo incontro per cercare di raccontare ai lettori
qualcosa in più sulla Protezione Civile, che rappresenta un vero e proprio “gioiello” del
Sistema Paese, con un sistema organizzativo che fa del volontariato il vero e proprio
valore aggiunto.
A tal proposito, vorremmo chiederLe se ci può descrivere brevemente come
è organizzata la Protezione Civile (PC) italiana e quali sono i suoi principali
compiti?
La Protezione Civile, così come immaginata sin dalle sue origini dall’on. Zamberletti,
opera in previsione, prevenzione, gestione e superamento dell’emergenza: un ciclo che
coinvolge tutti gli attori del Sistema. Il Dipartimento nasce il 29 aprile 1982 proprio
per dotare il Paese di un organismo capace di mobilitare e coordinare tutte le risorse
nazionali utili ad assicurare assistenza alla popolazione in caso di grave emergenza e
con la legge n. 225 del 1992 si organizza in Servizio Nazionale. Un sistema integrato
che comprende tutte le forze messe in campo dallo Stato: il Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco, le Forze Armate e di Polizia, gli enti e gli istituti di ricerca, il Servizio
Sanitario Nazionale, il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, le strutture
preposte alla gestione dei servizi meteorologici a livello nazionale, l’Associazione della
Croce Rossa Italiana, il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e gli oltre
300mila volontari organizzati in associazioni nazionali e locali. Ma non solo, anche
le Amministrazioni dello Stato, le Regioni, le Province Autonome e gli Enti Locali.
Ognuno contribuisce ad ogni fase di questo ciclo mettendo in campo esperienze,
professionalità, mezzi e tecnologie.
Da precedenti interviste, abbiamo appreso che Lei ha più volte sottolineato
che la prevenzione è fondamentale e che, se ben eseguita e con sistematicità,
consente di evitare molte catastrofi. Ma, per quanto concerne la gestione delle
crisi, in quanto tempo il “Sistema Protezione Civile” è in grado di attivarsi e di
schierare le sue unità?
Nel nostro Sistema il Sindaco rappresenta la prima autorità di Protezione Civile.
Durante un’emergenza dunque la prima risposta arriva dal territorio e quindi in
tempi molto rapidi. Chiaramente per gli eventi di rilievo nazionale è previsto il
coordinamento e l’attivazione del nostro Dipartimento che attiva l’unità di crisi, e
se necessario convoca il Comitato Operativo, ovvero il “tavolo” coordinato dal Capo
Dipartimento che ha il compito di assicurare la direzione unitaria e il coordinamento
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