Page 14 - ID - Informazioni della Difesa n. 05-2024
P. 14
WORLD NEWS
SI INSEDIA IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO
5 ottobre 2014. Così Mark Rutte, neo Segretario Generale
della NATO, durante la dichiarazione congiunta con il segretario
uscente Jens Stoltenberg: “È difficile distinguere tra le priorità.
Ovviamente, l’Ucraina è in cima alla lista, ma dobbiamo anche
fare di più in termini di difesa collettiva e deterrenza, dobbiamo
investire di più, colmare le lacune e cercare di raggiungere tutti
gli obiettivi che la Nato ha fissato. Dobbiamo fare di più per
assicurarci di costruire davvero sulle partnership Nato che sono
state stabilite nel corso degli anni, anche in Estremo Oriente.
Penso che siano tutte ugualmente importanti, ma ovviamente
l’Ucraina è in cima ai nostri pensieri."
L’olandese Mark Rutte ha sostituito il norvegese Jens Stoltenberg,
in carica da dieci anni. Preceduto dalla fama di costruttore di
consenso, che andava al lavoro in bicicletta quando era primo
ministro olandese, è apprezzato per i suoi rapporti semplici,
diretti e cordiali. “Sentiamo già una nuova corrente”, nota
qualche diplomatico europeo. Sotto la sua guida, i Paesi Bassi © nato.int
sono stati molto attivi nel sostenere l’Ucraina, senza entrare in
guerra contro la Russia. E proprio con questa moderazione ha
raccolto quel consenso, tra i 32 membri dell’Alleanza, che lo ha
fatto prevalere sugli avversari.
UCCISO IL NUMERO UNO DI HAMAS
17 ottobre 2024. In un videomessaggio Hamas ha confermato la morte del
suo leader Yahya Sinwar. Hamas ha poi comunicato che la morte del suo
leader avrebbe "rafforzato" il movimento. La notizia è stata poi confermata da
vari esponenti del governo israeliano, tra cui il premier Benjamin Netanyahu,
il ministro della Difesa Yoav Gallant e il ministro degli Esteri Yisrael Katz.
Secondo l’emittente Channel 13, l’uccisione di Sinwar sarebbe avvenuta nella
zona di Tal Al-Sultan, a Rafah.
IL CONTROVERSO REFERENDUM DELLA MOLDAVIA
20 ottobre 2024. In Moldavia, insieme alle elezioni
presidenziali, si è tenuto il referendum sull’adesione
all’Unione Europea. Ha vinto, sul filo del rasoio, il “Sì”
con il 50,39 per cento dei voti contro il 49,61 per cento
dei “No”. Si andrà, pertanto al ballottaggio per quanto
riguarda le elezioni presidenziali, dove la presidente
uscente Maia Sandu non è riuscita a farsi riconfermare
al primo turno, pur restando in testa con il 42,45
per cento dei voti, contro il 25,98 per cento del suo
principale sfidante Alexandr Stoianoglo.
La campagna elettorale è stata contraddistinta dalle
presunte interferenze russe e dalle accuse di Mosca
circa una campagna elettorale non libera.
12 ID 5/2024