Page 63 - ID - Informazioni della Difesa n. 03-2024
P. 63

sistema solare. Pensiamo agli accessi alle basi lunari che
            dovranno essere standardizzate in modo che qualunque
            astronauta possa entrare a prestare soccorso in modo
            rapido alle interfacce di alimentazione per caricare le
            batterie o ai sistemi di comunicazione satellitare che
            dovranno essere condivisi per comunicare con tutti.
            IL RUOLO DELLA DIFESA E IL TEST A BORDO DI AX-3
            Gli  oggetti  che  orbitano  attorno  alla  terra,  sono  da
            sempre seguiti e sorvegliati da sofisticati radar terrestri,
            soprattutto i “debris” più grandi e quindi potenzialmente
            più pericolosi.
            Il Comando Strategico degli Stati Uniti è in possesso
            attualmente di un catalogo contenente circa 14.000
            oggetti, stilato per evitare, almeno in parte, errori di
            interpretazione scambiandoli per missili nemici.
            Anche l’Italia, tramite le attività avviate da alcuni anni
            dall’Aeronautica  Militare,  è  impegnata  a  fornire  un
                                                    a
            supporto determinante.  Già nel 2015, la 4  Brigata
            Telecomunicazioni e Sistemi per la Difesa Aerea e
            l’Assistenza al Volo di Borgo Piave (LT) portò a termine
            la sperimentazione per l’impiego di sistemi radar per
            l’identificazione e il tracciamento dei detriti spaziali.
            È un’attività appartenente ad un mandato esplorativo
            della Presidenza del Consiglio dei Ministri che delegò un
            Ufficiale dell’Aeronautica Militare a svolgere la funzione
            di rappresentante nazionale nell’ambito dello  Space
            Surveillance and Tracking (SST) Framework Programme, un consorzio per la sorveglianza
            e monitoraggio dello spazio, per consentire l’individuazione degli “space debris”.
            Un’esperienza (positiva), che si concretizzò sulla base delle già avviate attività di
            sperimentazione che la Forza Armata aveva condotto nel 2013 in collaborazione con
            l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). L’Aeronautica
            Militare, inoltre, attraverso il Centro Space Situational Awareness (CSSA) del Comando
            Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico, contribuisce all’esercizio di funzioni quali
            l’identificazione degli oggetti presenti in orbita e al monitoraggio dei detriti spaziali,
            dovuti anche a collisioni nello spazio tra vari tipi di assetti. Tra gli altri compiti, anche la
            cosiddetta “Collision Avoidance”, ovvero la previsione di possibili collisioni tra satelliti o
            con detriti, al fine di manovrare gli assetti in caso di alta probabilità di impatto, e il “Re-



                                                                                                          61
   58   59   60   61   62   63   64   65   66   67   68