Page 39 - ID - Informazioni della Difesa n. 05-2024
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l Ministro della Difesa Guido Crosetto ha recentemente approvato il DPP
- Documento Programmatico Pluriennale ed. 2024. Si tratta di un importante
documento con cui il vertice politico del Dicastero presenta al Parlamento lo
Istato di previsione della spesa per l’anno finanziario corrente e per il triennio di
riferimento (2024-2026), fornendo una fotografia dello stato di operatività delle F.A.,
illustrando il piano programmatico-finanziario di sviluppo capacitivo dello Strumento
militare, coerentemente con le risorse a disposizione. A differenza di quanto accaduto
nelle precedenti edizioni, quest’anno l’elaborato presenta alcuni elementi di novità, in
quanto è stato strutturato per assolvere unicamente alla funzione “programmatica”
prevista dalla normativa vigente , rimandando invece la funzione “divulgativa” ad
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un’altra pubblicazione (“Report Difesa”). A tal proposito, il DPP riporta la pianificazione
dei programmi di ammodernamento e rinnovamento (A/R) dei sistemi d’arma, delle
opere, dei mezzi e dei beni e servizi direttamente destinati alla Difesa nazionale, con
la relativa programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate per un periodo
non inferiore a tre anni, oltre che l’analisi del bilancio della Difesa nel suo complesso.
Il Documento, in particolare, è organizzato in due tomi: il primo, di carattere descrittivo
ed analitico, muove dall’approccio strategico nazionale per poi analizzare lo sviluppo
dello Strumento militare e il Bilancio della Difesa. Il secondo, di natura prettamente
programmatica, richiama i “Programmi di previsto avvio nel triennio 2024-2026, le
ulteriori esigenze prioritarie da finanziare” - in cui sono riportati gli ulteriori programmi
che la Difesa intende avviare, ma che al momento sono sprovvisti del necessario
finanziamento - e i programmi c.d. “Operanti”, ossia già oggetto di avvio nei precedenti
DPP e per cui è stato esperito l’iter autorizzativo.
Considerando la ricchezza di informazioni presenti nel documento, è opportuno
fornire una sintesi analitica dei contenuti, richiamando in particolare i tratti salienti
dell’introduzione elaborata dal Ministro della Difesa. Essa muove dall’analisi del
complesso scenario internazionale, caratterizzato da molteplici crisi e conflitti in atto,
estremamente dinamico, pervaso da un “confronto ibrido permanente” che impone di
investire nella Difesa, soprattutto per un Paese come l’Italia, cerniera di due sistemi
geopolitici e naturale sbocco degli effetti della diffusa instabilità proveniente dall’arco
meridionale, oltre che autorevole membro delle Organizzazioni Internazionali (UN,
NATO e UE).
Emerge, dalle parole del vertice politico, una vera e propria necessità di compiere
scelte coraggiose e lungimiranti, traguardando ad una trasformazione e a un
rinnovamento delle Forze Armate che, puntando ad un modello efficace, pronto,
bilanciato, sostenibile e tecnologicamente all’avanguardia, garantisca la sicurezza del
Paese e difenda il modello liberale e democratico italiano.
Ciò, anche in considerazione della delicata situazione securitaria internazionale, con
conflitti alle porte dell’Europa che hanno fatto emergere l’importanza delle nuove
tecnologie, con particolare riferimento ai domini cyber e spazio, oltre che all’ambiente
subacqueo, ma anche il ritorno a modalità di combattimento che si pensava fossero
superate, basate ad esempio sull’impiego massiccio dell’artiglieria, di unità blindate e
corazzate, di sistemi anti missile e contraerei, oltre che sulla disponibilità di importanti
stock di armamento e munizionamento.
Altro aspetto di rilievo richiamato, riguarda l’importante processo di riorganizzazione
della Difesa già in atto e volto, tra le altre cose, ad eliminare le duplicazioni, velocizzare
il processo decisionale attestare e razionalizzare le funzioni critiche di policy e indirizzo
1 Artt. 12, 536 e 548 del D.Lgs. n. 66 del 2010 (COM).
Rivista dello Stato Maggiore della Difesa 37