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DPP Difesa 2024-2026
Associazioni Professionali
a Carattere Sindacale tra Stralcio audizione del Ministro della Difesa, Guido Crosetto presso la
3 Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato sul DPP 2024 - 2026
a
Militari (APCSM), che hanno
rilevato gli Organismi della Roma, 07/11/2024 Per un Paese come l’Italia, che è una sorta di cerniera tra
Rappresentanza Militare due sistemi geopolitici, oltre che il naturale punto d’impatto dell’instabilità
proveniente dal Sud, investire in Difesa non è una scelta; ma una necessità
nella tutela degli interessi per affrontare un futuro incerto, caratterizzato da un processo evolutivo che si
del personale militare. prospetta drastico, rapidissimo e non indolore.
Il Ministro, infine, si Occorre riformare e rafforzare le Forze Armate per consentire loro di svolgere
sofferma sulla necessità di tre funzioni “imprescindibili”: la difesa dello Stato e degli spazi euro atlantici,
disporre di finanziamenti la tutela dei prioritari interessi strategici nazionali, tra i quali il contributo
adeguati, certi e stabili, alla pace e alla stabilità, ma anche lo stimolo alla ricerca e allo sviluppo
per poter sostenere un per consentire al Paese e al suo apparato produttivo di disporre delle
tecnologie innovative più pregiate. Gli investimenti nel settore della Difesa
processo di trasformazione oltre a sostenere l’operatività delle Forze Armate, hanno effetti di stimolo
e di ammodernamento dell’economia. Gli investimenti in ricerca e sviluppo, ad esempio generano
di tale portata. A tal importanti ricadute sul “Sistema Italia”, favorendo la creazione di centri di
proposito, sottolinea che ricerca, lo sviluppo di tecnologie innovative, trasferibili immediatamente
non vi debbano essere a settori non militari, l’incremento dell’occupazione qualificata, economie
di scala e il mantenimento della competitività tecnologica. Ogni euro
dubbi sulla necessità di investito nella Difesa genera circa 2 euro di valore aggiunto per l’economia
proseguire nel percorso di nazionale; ogni 10 posti di lavoro nelle grandi aziende del settore Difesa,
adeguamento e incremento ne generano altri 30 nelle piccole e medie imprese collegate. Investire nella
del Bilancio della Difesa, Difesa, dunque, non serve solo ai militari, ma porta benefici all’economia, a
per affrontare le nuove sfide partire dall’occupazione, specialmente se altamente qualificata. (…) Le spese
per la Difesa generano un circuito virtuoso sia per la sicurezza e la tutela
e per rispettare gli impegni degli interessi nazionali, sia per il rilancio dell’economia. Gli investimenti in
assunti in ambito NATO, Difesa hanno inoltre impatti economici, sociali, tecnologici e occupazionali,
essendo ancora lontani dal contribuendo a sostenere la competitività e il posizionamento dell'Italia nello
conseguire una spesa per la scenario internazionale.
Difesa pari al 2% del PIL entro È fondamentale riconoscere che l’Industria è un asset cruciale, non solo come
il 2028, oggi peraltro non strumento di influenza geopolitica, ma anche come moltiplicatore di valore
più obiettivo ma requisito e occupazione, giocando un ruolo chiave nella salvaguardia della sovranità
nazionale. Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale consolidare una
minimo. In tale ambito, condizione di autonomia strategica, partendo dal settore della ricerca
inoltre, ribadisce come il scientifica e tecnologica per giungere a quello delle materie prime e terre
rifinanziamento su base rare. È necessario investire nella ricerca e nello sviluppo di settori ad alta
annuale del “Fondo relativo tecnologia, puntando su prodotti innovativi, che rispondano alle esigenze
all’attuazione dei programmi operative e offrano ritorni economici e opportunità occupazionali. (…) In
tema di “consapevolezza” sul ruolo e l’importanza della Difesa per il Paese, il
di investimento pluriennale Documento contribuisce alla diffusione di una “cultura della Difesa”, favorendo
per le esigenze di Difesa la comprensione del valore strategico degli investimenti che, soprattutto nel
nazionale” – concepito per contesto attuale, sono un elemento cruciale di sovranità nazionale e un fattore
garantire finanziamenti chiave per la competitività del sistema industriale. La Difesa si configura così
stabili e adeguati con come una leva strategica nazionale.
orizzonte quindicennale ai
progetti di investimento nel settore della Difesa – comporti difficoltà nella misura
in cui non garantisce una prospettiva certa, causando un allungamento dei tempi di
realizzazione delle imprese . Per questo, il Dicastero continua a proporre l’adozione
2
di un meccanismo di rifinanziamento triennale del Fondo Investimenti Difesa, che
renda disponibili nell’immediato i volumi finanziari relativi ad almeno 3 provvedimenti
successivi, con profondità a 17 anni, favorendo la relativa programmabilità per l’intero Video completo
dell'audizione del Ministro
periodo. della Difesa, Guido Crosetto,
2 Il meccanismo di rifinanziamento annuale può creare incertezze che influenzano negativamente i tempi sul DPP per la Difesa,
e i costi di attuazione delle imprese. per il triennio 2024-2026
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Rivista dello Stato Maggiore della Difesa 39