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L’uso della forza contro il terrorismo
Uno dei kibbutz Attacco di Israele contro Hezbollah
teatro dell'attacco di
Hamas del 7 ottobre
difesa preventiva che la protezione dei connazionali. Questa fu la strada intrapresa
da Israele anche nel 1968 contro Beirut e contro Tunisi nel 1985, e attualmente per
consentire agli israeliani sfollati di rientrare nelle proprie case nel nord del Libano
sotto il controllo di Hezbollah. In questi ed altri episodi, l’uso della forza è stato
impiegato come risposta a precedenti attacchi terroristici contro quegli Stati che
ospitavano le organizzazioni terroristiche responsabili. L’argomentazione addotta
da Israele è stata quella di attribuire alle sue azioni sia la funzione di rispondere
a precedenti attacchi sia di prevenire attacchi futuri. In passato, l’accusa al Libano
da parte israeliana era di aver permesso alle organizzazioni terroristiche arabe di
creare a Beirut il loro quartier generale. Si attribuiva anche al Libano la responsabilità
nell’ospitare campi di addestramento per terroristi, ciò che avrebbe agevolato il
terrorismo contro Israele. Secondo queste argomentazioni, il governo libanese era
pertanto ritenuto responsabile per quelle attività terroristiche. Occorre premettere
che queste ed analoghe giustificazioni legate alla legittima difesa non furono accolte
in sede ONU, anche se in alcuni casi vi fu un atteggiamento più tollerante. Un esempio
Rivista dello Stato Maggiore della Difesa 59