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GEOPOLITICA
ARTICO:
GHIACCIO
BOLLENTE
S
TEGIE DI DOMINIO NEL
TRA
STRATEGIE DI DOMINIO NEL
PASSAGGIO A NORD OVEST
P ASS A GGIO A N ORD O VES T
Michele BOCCIERI
a corsa alle risorse e l’apertura di nuove rotte commerciali si sta esasperando
nel sempre più rovente quadro internazionale, in cui sembra consolidarsi la
contrapposizione tra gli Stati Uniti e l’asse sino-russo, al netto di un gruppo
Ldi attori regionali intenti a ritagliarsi una posizione di rendita. Mai come in
questo momento si ha la necessità di garantire la continuità di approvvigionamento di
materie prime e la sicurezza nautica, sottoposte a un forte stress nel Mar Rosso, dove,
a causa degli attacchi Houthi, il traffico mercantile a inizi del 2024 si è ridotto del 50%
rispetto all’anno precedente e, inevitabilmente, i costi di trasporto verso i primi paesi
europei di approdo si sono quadruplicati.
Di conseguenza, si è registrata la contrazione del 35% della navigazione commerciale
attraverso il canale di Suez, su cui pende la duplice minaccia che va dal conflitto
israelo-palestinese all’attività ostile di gruppi islamici filo-iraniani e pro-palestinesi del
leader Houthi, Abu Jibril nei confronti di navi portacontainer delle nazioni occidentali.
In un simile scenario di guerra ibrida, il transito artico si rivela di importanza vitale,
rivalutando il cosiddetto Passaggio a Nord Ovest. Di fatto, l'adesione di Svezia e
Finlandia alla Nato ha il duplice obiettivo non solo di ostruire il passo alla flotta russa
nel Mare del Nord, presidiando il Mar Baltico e spostando, così, la difesa occidentale
ai confini di Mosca, ma soprattutto di creare una superiorità geopolitica nella zona
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