Page 13 - ID - Informazioni della Difesa n. 05-2024 - Supplemento
P. 13
Rossi, dal loro confino di Ventotene, hanno teorizzato l’idea di un’Europa comune,
dotata di Forze Armate comuni, quale via d’uscita dalla Seconda Guerra Mondiale,
dai totalitarismi che hanno soffocato il continente e dalla costante condizione di
bellum omnium contra omnes. In realtà, il passare del tempo ha visto affermare la
teoria funzionalista che ha determinato un processo di costruzione europea andato
avanti con pause, ripensamenti, ma anche con ripartenze e nuovi slanci. Un processo
di “piccoli passi” descritto perfettamente dalle parole pronunciate da Schuman circa
75 anni fa e che sono tuttora quanto mai giovani e attuali: “l'Europa non potrà farsi
in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete
che creino anzitutto una solidarietà di fatto”. Queste parole costituiscono, ancora oggi,
una potente e moderna chiave di lettura, capace di decifrare il presente e fornire
linee guida per il futuro, che si avvicina a grandi falcate e ci pone di fronte a minacce
“già note” che danno ancora più valore ad un’Unione Europea pienamente compiuta,
presentandola come un’esigenza indifferibile e, in prospettiva, potenzialmente
esistenziale.
Si tratta di una consapevolezza diffusa, manifestata in diverse occasioni, utilizzando
parole con le quali autorevoli rappresentanti dell’Unione Europea hanno inteso
ravvivare la fiammella che ha illuminato lo spirito originario dei padri fondatori, “i
nostri padri fondatori intendevano solo posare la prima pietra … hanno sempre pensato
che le generazioni future avrebbero completato la loro opera … E in questo periodo di
avversità iniziamo a intravedere quali potrebbero essere i nostri nuovi orizzonti. Un'Unione
più coraggiosa, più vicina alle persone nei momenti di bisogno, più audace nel far fronte
a sfide storiche e alle preoccupazioni quotidiane degli europei ”.
In un mondo nel quale sembrano vacillare tutte le regole e le Istituzioni internazionali
nate dal secondo dopoguerra in poi, in un contesto geopolitico appesantito da
una esplosione di dinamiche complesse e di competizione strategica perenne, i
Paesi europei devono rispondere in maniera quanto mai coesa, per non rischiare
di essere condannati all’irrilevanza e all’impossibilità di difendere i propri valori,
cittadini e interessi. Seguendo questa traiettoria, la Difesa intende fare la sua parte
valorizzando la professionalità del proprio personale e le capacità di cui dispone per
perseguire gli obiettivi individuati. Una traiettoria che sarà chiaramente delineata
tra le righe delle pagine che seguono, dalle quali sarà possibile comprendere sia
il percorso finora compiuto dall’Europa della Difesa sia l’impegno che i nostri
militari profondono a 360 gradi, ponendosi quale esempio virtuoso dell’attuazione
dell’approccio integrato di un’Unione che intende essere sempre più un attore
rilevante sulla scena mondiale.
11