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la possibilità, per un gruppo di Stati “willing   Regno Unito e poi dai Paesi dell’Europa centro-
            and able”, di svolgere una missione per conto   orientale a seguito dell’allargamento del 2004,
            del Consiglio (art. 44) e in accordo con l’Alto   sul rischio di una duplicazione tra la NATO e
            Rappresentante dell’Unione per gli affari   l’UE in termini di strutture e capacità, e porterà
            esteri e la politica di sicurezza – figura istituita   ad una loro posizione tradizionalmente molto
            originariamente nel 1997 con il Trattato di   meno propensa a sostenere gli sforzi verso la
            Amsterdam – il cui mandato è stato ampliato   creazione di una Difesa europea. Non a caso
            con il Trattato di Lisbona, includendo la   l’integrazione in questo campo accelera dopo il
            presidenza del Consiglio Affari Esteri e il ruolo di   referendum sulla Brexit nel 2016.
            vicepresidente della Commissione.       Il trattato di Lisbona inoltre istituzionalizza e
                                                    definisce meglio i compiti dell’Agenzia Europea
                                                    per la Difesa (European Defence Agency – EDA)
                     EUROPEAN
                     DEFENSE                        (articolo 45), che era stata creata già nel 2004 su
                     AGENCY                         forte spinta franco-italiana. L’EDA diviene così
                                                    il braccio intergovernativo per la cooperazione
             EUROPEAN                               nella Difesa tra Stati membri UE e, nelle parole

             DEFENCE AGENCY                         del suo primo direttore esecutivo Nick Witney,
                                                    rappresenta il “back office della Difesa europea”
                                                    in un periodo di sostanziale ottimismo verso
                                                    questo concetto e verso la sua realizzazione.
              L’Agenzia Europea per la Difesa (AED)
              è stata istituita nel 2004. Permette ai   L’EDA gestisce o supporta i primi strumenti volti
              27 Stati membri (tutti i Paesi dell’UE)   ad incentivare la cooperazione militare, come il
              di sviluppare le loro risorse militari.  Capability Development Plan - CDP, aggiornato
              Promuove la collaborazione, lancia    periodicamente dal 2008 in poi, la Coordinated
              nuove iniziative e propone soluzioni   Annual Review on Defence -CARD e la PESCO dal
              per migliorare le capacità di difesa.  2017 in poi.
                                                    Il CDP, attraverso l’individuazione di priorità
            La decisione sul lancio di una nuova missione   comuni in termini di capacità militari, mira
            PSDC va in ogni caso presa all’unanimità dal   ad allineare le pianificazioni nazionali degli
            Consiglio. L’articolo 42.7 prevede inoltre una   Stati membri. Il CDP dovrebbe incentivare lo
            “clausola di Mutua Difesa” tra gli Stati membri   sviluppo cooperativo delle suddette capacità
            dell’UE che sono chiamati a prestare “aiuto   e, nel mosaico di strumenti a disposizione
            e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso”   dell’emergente architettura di Difesa europea,
            nell’eventualità in cui uno Stato membro   si configura dalla prospettiva EDA come il
            subisca un’aggressione armata nel suo   punto di partenza da considerare, a cascata,
            territorio. Una clausola il cui lessico è simile, ed   per l’attuazione delle altre iniziative e strumenti
            anzi più vincolante in termini giuridici e politici,   della Difesa, come la CARD, la PESCO o il fondo
            del  più  noto  articolo  5  del  trattato  fondativo   europeo di Difesa (European Defence Fund –
            della NATO.                             EDF). Le priorità individuate dal CDP nel 2023
            Per  ben  quattro  volte  nel  Trattato  si  fa   sono inferiori in numero (in totale 22) rispetto
            riferimento  alla NATO, in particolare  al fatto   alle 38 aree prioritarie individuate ad esempio
            che la PSDC “rispetta gli obblighi derivanti dal   nel 2018, rimangono tuttavia molte e piuttosto
            trattato del Nord-Atlantico” e che la difesa   vaghe nella loro definizione. Questo lascia, da
            collettiva in ambito NATO sia “compatibile”   un lato, ampio margine di manovra agli Stati
            con la PSDC. Questa precisazione rispecchia   membri, ma dall’altro non favorisce l’emergere
            la preoccupazione, fatta propria prima dal   di  progetti  comuni  rapidamente  traducibili  in


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