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CADUTA DEL REGIME DI BASHAR ASSAD IN SIRIA
            1° dicembre 2024. Il Medio Oriente diventa sempre più centrale nel novero delle tensioni internazionali, con
            una molteplicità di attori che si confrontano su più fronti. Dai recenti sviluppi in Siria, dove le forze ribelli hanno
            deposto il regime di Bashar al-Assad, alla guerra tra Israele e le milizie filo-iraniane in Libano e il gruppo di
            Hamas a Gaza, passando per il coinvolgimento attivo di potenze come Russia e Iran, la situazione generale
            assume dimensioni sempre più complesse.
            Questa    intricata  rete  di  alleanze,
            conflitti e interessi strategici minaccia di
            destabilizzare ulteriormente l’intera regione
            con il pericolo di coinvolgimento diretto del
            mondo occidentale. La guerra civile in Siria,
            scoppiata agli inizi di dicembre, rischia di
            innescare una nuova crisi migratoria di
            proporzioni “bibliche”. In Siria, il conflitto
            si è intensificato con una vasta offensiva
            lanciata da Hayat Tahrir al-Sham (HTS),
            un gruppo ribelle jihadista, che ha preso
            il controllo della Siria. In pochi giorni, HTS
            ha consolidato il proprio dominio su tutto
            il Paese. L'otto dicembre l’esercito regolare
            siriano si è arreso senza sparare nemmeno
            un colpo mentre il presidente Bashar Assad
            era già fuggito in esilio in Russia.

            INCERTEZZA IN COREA DEL SUD
            4 dicembre 2024. Si dimette il presidente
            della Corea del Sud. In Corea del Sud, un
            evento inaspettato ha portato maggioranza
            e opposizione a convergere su una
            posizione comune: la richiesta di dimissioni
            del presidente Yoon Suk-yeol. L’episodio ha
            avuto origine dalla controversa dichiarazione
            di legge marziale, annunciata e poi ritirata
            in poche ore, che ha generato un clima di
            crisi  istituzionale  e politica. Nonostante
            le divergenze ideologiche, il People Power
            Party, partito  al governo  ma privo di  una
            maggioranza parlamentare, si è unito al
            Partito Democratico e agli altri gruppi di
            opposizione per chiedere al presidente di
            farsi da parte.


            CRISI DI GOVERNO IN FRANCIA
            4 dicembre 2024. La crisi politica in Francia culmina con la caduta del governo del premier Michel Barnier,
            sfiduciato dall’Assemblea Nazionale a seguito di una mozione presentata dalla sinistra del Nouveau Front
            Populaire e appoggiata dall’estrema destra di Marine Le Pen. Il governo Barnier, in carica da meno di tre mesi



            Rivista dello Stato Maggiore della Difesa                                                     27
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