Page 24 - ID - Informazioni della Difesa n. 06-2024
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WORLD NEWS
e Ghadr, e almeno un missile ipersonico
classe Fattah-2, avente come obiettivo i
sistemi di intercettazione Arrow 2 e Arrow
3 israeliani. Teheran ha dichiarato di aver
lanciato l’attacco a seguito delle uccisioni
di alcuni leader dell’Asse della Resistenza:
Hassan Nasrallah (Hezbollah), il generale
iraniano Abbas Nilforoushan e il presidente
dell’ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh.
Lo strike ha provocato solo una vittima
israeliana e danneggiato diverse strutture
militari.
AL VIA L’INVASIONE DI TERRA IN LIBANO ©Reuters
DELL’ESERCITO ISRAELIANO
1 ottobre 2024. Le forze armate israeliane
(IDF) hanno effettuato raid mirati contro
obiettivi di Hezbollah nelle aree di confine,
supportate dall’aviazione e dall’artiglieria.
Secondo il portavoce dell’IDF, l’obiettivo
principale di queste incursioni era quello di
colpire villaggi libanesi che rappresentavano
una minaccia immediata per le comunità
israeliane situate nel nord del paese.
SI INSEDIA IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO
5 ottobre 2014. Così Mark Rutte, neo Segretario Generale della NATO,
durante la dichiarazione congiunta con il segretario uscente Jens Stoltenberg:
“È difficile distinguere tra le priorità. Ovviamente, l’Ucraina è in cima alla lista,
ma dobbiamo anche fare di più in termini di difesa collettiva e deterrenza,
dobbiamo investire di più, colmare le lacune e cercare di raggiungere tutti
gli obiettivi che la Nato ha fissato. Dobbiamo fare di più per assicurarci di
costruire davvero sulle partnership Nato che sono state stabilite nel corso
degli anni, anche in Estremo Oriente. Penso che siano tutte ugualmente
importanti, ma ovviamente l’Ucraina è in cima ai nostri pensieri."
L’olandese Mark Rutte ha sostituito il norvegese Jens Stoltenberg, in carica
da dieci anni. Preceduto dalla fama di costruttore di consenso, che andava
al lavoro in bicicletta quando era primo ministro olandese, è apprezzato per
i suoi rapporti semplici, diretti e cordiali “Sentiamo già una nuova corrente”,
nota qualche diplomatico europeo. Sotto la sua guida, i Paesi Bassi sono stati
molto attivi nel sostenere l’Ucraina, senza entrare in guerra contro la Russia.
E proprio con questa moderazione ha raccolto quel consenso, tra i 32 membri
dell’Alleanza, che lo ha fatto prevalere sugli avversari.
© nato.int
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