Page 69 - ID - Informazioni della Difesa n. 05-2024
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Artico: ghiaccio bollente






                                 costruzione di cavi sottomarini, infrastrutture a duplice
                                 uso e implementazione di attività di  cyberspazio e
                                 disinformazione. Dall'analisi  del contesto, la UE ha
                                 elaborato un piano operativo in cui è possibile enucleare
                                 otto punti fondamentali:
                                    1.  costruire una zona protetta, soprattutto in
                                        termini di navigazione, con l’ausilio del sistema
                                        satellitare Galileo;
                                    2.  monitorare lo stato di erosione del permafrost
                                        e mitigare il rischio di contaminazione nucleare
                                        nel Mare di Barents per l'accumulo di scorie
                                        radioattive dell’epoca sovietica;
                                    3.  rafforzare il coinvolgimento dell’UE in tutti i
                                        gruppi di lavoro pertinenti del Consiglio Artico;
                                    4.  garantirsi  l’autonomia  strategica  con  catene
                                        di valore resilienti e sostenibili,  attraverso le
                                        relazioni con gli otto paesi artici estrattori di
                                        materie prime e terre rare, considerando che l’UE
                                        consuma il 20% dei prodotti minerari mondiali e
                                        solo ne produce il 3%;
            Partecipanti alla
            Artic Challenge 2023    5.  siglare partnership strategiche con paesi terzi
                                        ricchi di risorse;
                                    6.  continuare a promuovere la  ricerca scientifica
                                        e l’innovazione tecnologica nell’area con i fondi
                                        del programma Horizon Europe (2021-2027);
                                    7.  fornire infrastrutture sicure di connettività
                                        spaziale e digitale (5G, 6G, banda larga ad alta
                                        velocità, ecc.);
                                    8.  sostenere la Groenlandia con 225 milioni di euro
                                        in aiuti, costituenti la metà del budget europeo
                                        (2021-2027) di assistenza finanziaria per i paesi
                                        e territori d'oltremare.
            L’UE  ammette  il  ritardo sulla  questione  artica,  difettando  di  una  strategia
            coerente, una politica unitaria e un piano d'azione specifico. Difatti, per lungo
            tempo  si  è  indugiato  ad  usare  il  termine  “strategia”,  dal  forte  connotato
            geopolitico, nel timore di comunicare all’esterno un controllo sullo spazio
            geografico per garantire interessi specifici. Tuttavia, a partire da marzo 2022,
            l’UE, da un lato, ha riconosciuto l’Artico come parte del contesto “strategico
            europeo” e della sua sicurezza marittima, tanto per il controllo dei minerali critici
            quanto per il dominio delle rotte marittime; dall’altro lato, sospesi i rapporti
            di cooperazione con la Russia, ha intensificato l’azione diplomatica per essere
            non solo un osservatore del Consiglio Artico, bensì ottenere il riconoscimento
            di osservatore permanente, alla pari di sei dei suoi membri. Nonostante questi
            sforzi di riposizionamento, l’azione esercitata è ancora troppo debole per parlare
            di un effetto Bruxelles o di un hard power europeo. La mancanza di una politica
            estera unitaria e l’assenza di una struttura militare congiunta, rendono la UE non
            pronta ad affrontare “la guerra dei due mari” (Mediterraneo e Artico), che rischia
            di scatenarsi ai confini nord e sud del suo territorio.


            Rivista dello Stato Maggiore della Difesa                                                     67
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