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WORLD NEWS



            EBRAHIM RAISI MUORE IN UN INCIDENTE
            ELICOTTERISTICO
            19 maggio 2024. L’incidente avviene in un momento di
            crescente dissenso in Iran su una serie di crisi politiche, sociali
            ed economiche. I governanti clericali dell’Iran affrontano
            pressioni internazionali sul programma nucleare e sui suoi
            legami militari sempre più profondi con la Russia durante
            la guerra in Ucraina. Il relitto carbonizzato dell’elicottero,
            che si è schiantato con a bordo Raisi, il Ministro degli Esteri
            Hossein Amirabdollahian e altri sei passeggeri è stato
            trovato dopo un’incessante ricerca, nonostante le condizioni
            meteo avverse. L’Iran, tramite le agenzie di stampa, ha fatto
            sapere che l’elicottero Bell 212 di fabbricazione statunitense
            si era schiantato al suolo per un guasto tecnico. È stata
            aperta un’inchiesta  militare interna.  Una prima ipotesi
            vede l’elicottero rovesciarsi improvvisamente come se un
            colpo di vento o una massa d’aria l’avesse capovolto prima
            di spingerlo con violenza contro il terreno. Altra ipotesi
            sarebbe il blocco della doppia turbina canadese che dà la
            propulsione all’elicottero Bell 212.


            SUMMIT PER LA PACE IN
            UCRAINA
            15 giugno 2024. India, Sudafrica e
            altri  dieci  Paesi  (Armenia,  Bahrein,
            Colombia,   Indonesia,  Giordania,
            Libia,  Messico   e   Thailandia)
            compresi Brasile e Vaticano, invitati
            come osservatori, non hanno firmato
            il comunicato finale del summit che
            ha visto allo stesso tavolo paesi del
            G7, paesi africani, latinoamericani
            e asiatici. Assenti Cina e Russia.
            Dei 92 paesi presenti, solo in 78
            hanno, quindi, firmato il comunicato
            finale condividendo lo spirito del
            documento  che  fa riferimento
            alla Carta delle Nazioni Unite e al                                                 © www.admin.ch
            rispetto dell’integrità territoriale e della sovranità di tutti gli Stati. Altri punti proposti
            da Zelensky ed accordati riguardano la liberazione dei prigionieri, la restituzione dei
            bambini ucraini deportati in Russia, la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia
            e la salvaguardia delle forniture alimentari. Tra i paesi non firmatari oltre al blocco
            dei BRICS, spiccano Arabia Saudita ed Emirati Arabi anche se il ministro degli Esteri
            saudita, Faisal bin Farhan Al Saud ha comunque richiamato la necessità di rispettare
            l’integrità territoriale di ogni Stato, candidando l’Arabia Saudita a ospitare il prossimo
            vertice con la speranza che possano partecipare anche Cina e Russia.


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