Page 78 - ID - Informazioni della Difesa n. 04-2024
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Allied Reaction Force
Una nuova era della difesa
NATO collettiva alleata
note
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Nell’anno del 75 anniversario della NATO, quas sus earchitate
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NRDC-ITA assume la guida della nuova forza numqui ommolup
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Gianluca GRECO
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ell’aprile del 1949, alcuni Stati, inclusa l’Italia, firmarono a Washington un ratur? Quiduciuntio
trattato per salvaguardare la libertà, il retaggio comune e la civiltà basati blab idebit laut quid
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su democrazia, libertà individuale e stato di diritto. In 75 anni, la NATO sim quatiist
Nha stabilizzato i Balcani, contrastato il terrorismo in Afghanistan e Iraq,
facilitato la riunificazione della Germania e la transizione democratica nei paesi ex
comunisti, fermato l’espansione del comunismo sovietico. Nei primi anni 2000, gli
accordi NATO-Russia segnarono una distensione dei rapporti, culminando nel summit
di Lisbona del 2010, dove si dichiarava che l’area euro-atlantica era in pace.
Tuttavia, con l’invasione russa dell’Ucraina, si è tornati a un clima da Guerra Fredda.
Il Concetto Strategico del 2022 afferma che l’area euro-atlantica non è in pace, Che epoca
identificando la Russia come la principale minaccia alla sicurezza degli Alleati. Durante terribile quella
il summit di Madrid, i paesi membri hanno così ritrovato coesione sul fronte della in cui degli idioti
difesa collettiva. Negli ultimi anni, la NATO ha affrontato divergenze tra i membri governano
riguardo le minacce dal Fianco Est e quelle dal Fronte Sud. Al vertice, si è concordato
che la difesa e deterrenza devono prevalere su prevenzione e gestione delle crisi e dei ciechi.
sicurezza cooperativa. Shakespeare -
Questa trasformazione non è un semplice ritorno al passato. La guerra in Ucraina Re Lear
ha introdotto nuove dinamiche, come l’uso delle infrastrutture spaziali, di attacchi
alle infrastrutture critiche, del cyberwarfare e della disinformazione. Nuove aree di
confronto che rappresentano le sfide del presente per la NATO.
In sintesi, le Forze Armate moderne sono chiamate oggi a fare i conti con differenti
minacce provenienti da tutte le direttrici strategiche, operanti in un campo di battaglia
sempre più complesso, iperattivo e iperconnesso, senza confini geografici, in cui tutti
i domini sono coinvolti. In questo scenario, Spazio e Cyberspazio stanno avendo un
impatto sempre maggiore sulla sicurezza al punto che molte capacità nei tradizionali
domini terra, mare e aria ne sono inscindibilmente legate.
Il cambio di strategia di difesa si è reso inevitabile e l’Alleanza ha scelto così di
adottare un nuovo Force Model, in grado di garantire una risposta ancor più rapida
rispetto al precedente NATO Response Force (NRF), attraverso una maggiore quantità
di truppe. A margine del summit di Madrid il Segretario Generale della NATO, Jens
Stoltenberg, così chiosava: “Al vertice abbiamo concordato nuovi piani per la difesa
di tutta l’Alleanza, abbiamo anche concordato di stabilire e identificare più truppe ad
alta prontezza, fino a 300.000 unità. Lo scopo di tutto questo è prevenire la guerra. Lo
scopo è mostrare che la NATO continua a essere l’Alleanza di maggior successo nella
storia perché abbiamo prevenuto qualsiasi attacco militare ad ogni Paese alleato.”
Successivamente, con il summit di Vilnius del 2023 sono stati messi in atto una nuova
generazione di piani di difesa regionale, rendendo l’Alleanza più capace di dissuadere
e difendersi rispetto agli ultimi decenni. Nasce così l’Allied Reaction Force (ARF), vero
architrave di questo nuovo disegno di impiego delle forze alleate.
Si tratta di una realtà completamente nuova in supporto al Concetto per la Deterrenza
e la Difesa dell’Area Euro-Atlantica (DDA) che rappresenta il cambiamento di
pensiero dell’Alleanza verso una visione multi-dominio. Sul finire della scorsa estate, didascalie
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